Mariko Aoyama


CLASSI: Tecnica Contemporanea, Laboratorio Coreografico

mariko

Nata ad Osaka, Mariko Aoyama ha lavorato nella sua carriera con grandi coreografi come Mats Ek e Pina Bausch. Grande interprete, ha danzato in più di 20 pièce di Pina Bausch, sia di repertorio che nuove creazioni. In seguito ha lavorato come sua assistente personale ed artistica per la nuova versione di “Barbablu” in Aix-en-Provence e per la messa in scena e la preparazione di capolavori di Pina Bausch come “Le Sacre du Printemps” e “Orfeo ed Euridice”.

“Non ho la pretesa di insegnare né l’universo né i metodi di Pina Bausch, né tantomeno i movimenti nelle sue pièces. Con tutta la mia modestia posso presentare una piccola parte di ciò che ho appreso (e che possa essere compreso) durante il tempo che ho passato con lei e con la sua danza. Pina ha amato la Danza e noi, i Danzatori, con tanto amore e tanta tenerezza donandoci il desiderio di vivere e lo slancio di sognare per il domani…”

UNA NOTA DI MARIKO AOYAMA:
Nella danza moderna si possono contare sulla punta delle dita i coreografi che ne hanno cambiato il territorio: Martha Graham, Merce Cunningham… e Pina Bausch è una di questi. Mentre Graham o Cunningham hanno sviluppato una tecnica che potrebbe essere integrata nei corsi di danza e insegnata metodicamente, l’influenza che Pina Bausch ha dato alla danza moderna è molto differente. E questa influenza non si limita unicamente alla danza ma può essere riconosciuta nei settori più diversi: nel teatro, nel cinema, nella fotografia, nella pittura, nella scenografia, nel circo e persino nella moda!! Non c’è una “tecnica specifica Bauschana” che si possa mettere in una categoria. Le classi di Pina Bausch non esistono. Tuttavia ci sono questi movimenti, queste danze tanto riconoscibili a colpo d’occhio, che emergono dal profondo delle grida di ciascun cuore, attraverso le quali l’universo di Pina Bausch resta unico. Il suo universo così personale è composto dai suoi movimenti, dai suoi danzatori e da tutto il suo mosaico musicale e scenografico. Dunque solo passando attraverso questo percorso creativo… sì, solo così ciò che potrebbe essere chiamata “Scuola di vita”, “Scuola di Pina Bausch” diventa evidente e concreta. Ed è per questo che ogni danza nella sua opera è diretta, creata e condivisa attraverso un’intima ed unica esperienza: da questo punto di vista Pina Bausch ha una tecnica molto specifica da insegnarci. Oggi mi chiedono di tenere dei corsi e dei workshop coreografici su Pina Bausch. Non ho la pretesa di insegnare né l’universo né i metodi di Pina Bausch, né tantomeno i movimenti nelle sue pièces. Con tutta la mia modestia posso presentare una piccola parte di ciò che ho appreso (e che possa essere compreso) durante il tempo che ho passato con lei e con la sua danza. Pina ha amato la Danza e noi, i Danzatori, con tanto amore e tanta tenerezza donandoci il desiderio di vivere e lo slancio di sognare per il domani…

 

BREVE BIOGRAFIA:
1955-1972: Studi di danza classica con Toshiko Nishiuchi.
1956-1970: Parallelamente studi scolastici e conseguimento laurea universitaria presso Université Sainte Agnes di Kyoto (raffronto linguistico).
1972-1975: Perfezionamento della danza classica presso l’Académie Princesse Grace di Montecarlo, sotto la direzione di Marika Besobrasova.
Come solista partecipa ai galà delle étoiles all’Opéra di Montecarlo organizzata da Mme. Besobrasova.

Dal 1975 al 1994 è danzatrice solista presso numerose compagnie europee:
Stadttheater Klagenfurt, Austria (Fred Marteny),
Théâtre des Arts di Rouen, Francia (Juan Giuliano),
Ballet Royale di Wallonie, Belgio (Juan Giuliano)
Ballet Théâtre Français di Nancy, Francia (Jean-Albert Cartier),
Théâtre chorégraphique di Rennes, Francia (Gigi Caciuleanu)
Cullberg Ballet di Stoccolma, Svezia (Mats Ek), dove partecipa ai film The dream is over (Christopher Bruce – 1985), La casa di Bernarda Alba (Mats Ek – 1986) et Giselle (Mats Ek – 1987).

1987-1994: Tanztheater Wuppertal (Pina Bausch), Germania, dove le sono stati assegnati ruoli importanti in più di venti pièce di Pina Bausch, sia di repertorio che di nuove creazioni. Lavora nel film della coreografa tedesca Klagen der Keiserin / Il pianto dell’imperatrice (1988).

Dopo il 1995 artista coreografica indipendente:

Artista/danzatrice invitata nel Tanztheater Wuppertal fino al 2000, Pina Buasch le assegna la responsabilità di assistente personale ed artistica per la creazione mondiale di Barbablu al Festival d’Aix-en-Provence (con Pierre Boulez, 1998) e per il montaggio de Le Sacre du Printemps (1997, 1998 e 2002 ed il montaggio previsto del nuovo lavoro nel dicembre 2010) e di Orfeo ed Euridice (2005, 2007 e 2008) all’Opéra di Parigi.

Nel 2000 Mats Ek la invita in qualità di assistente e di coreologa per la creazione all’Opéra di Parigi di Apartment e per le riprese in occasione del film l’Arte (2003), la invia per il montaggio della pièce ai Grand Ballets Canadiens di Montréal (2003 e 2005), al Bayerisches Staatsballet di Monaco (2004 e 2005) e al Royal Ballet di Svezia a Stoccolma (2004). Mats Ek continua ad assegnarle la responsabilità di assistente/coreologa per A sort of…, per l’Opéra di Parigi e per il montaggio di Casi Casa per la Danza Contemporanea de Cuba (2008-2009).

È stata anche assistente di:

Saburo Teshigawara per White Cloud under the heels (Ballet de Frankfurt 1995), e della sua versione de Le Sacre du printemps (Bayerischer Ballet, 1999);

Russell Malliphante per 12/21 al Ballet de l’Opéra de Lyon (2004);

Josef Nadj per il n’y a plus de firmament, una produzione di Vidy-Lausanne in tournée (2002 – 2004) et per la sua creazione del Festival d’Avignon, Asobu la cui prima ha avuto luogo il 7 luglio 2006 al Palais des Papes e di cui ha accompagnato la tournée mondiale (2006-2007) come assistente del coreografo.

Insegna danza e trasmette i ruoli creati dai grandi coreografi, in particolare presso il Centro Coreografico Nazionale di Orléans, il Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi (CNSMDP), il Conservatorio Nazionale Superiore di Lione (CNSMDL) e tiene delle Masterclass presso l’Atelier di Parigi di Carolyn Carlson e l’Académie Princesse Grace di Montecarlo.